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Samadhi: la realizzazione dell’essere

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La via del Samadhi (la realizzazione dell’essere) è sostenuta prima di tutto dalla fede: sraddha, che in questo caso definisce uno stato di intima certezza che è presente in una mente purificata dal percorso dello yoga.

 

Sri Aurobindo descrive Śraddhā come "la fede dell'anima nell'esistenza, saggezza, potere, amore e grazia del Divino".

 

Dalla fede può emergere la grande energia  e la spinta della ricerca attraverso l’umile sperimentazione che può condurre alla conoscienza. (Il concetto è così definito dai commentatori di Patanjali).

Anahata
il chakra del cuore

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Ho scelto per rappresentare il nostro cammino il quarto chakra che porta il nome sanscrito di Anahata, o chakra del cuore. È un chakra cardinale, in mezzo ai sette chakra, è il ponte di trasformazione da corpo a spirito, è la sede del prana. È “il centro del perdono”; è la fonte del vero amore e di ogni sentimento; si nutre di affetti e di appartenenze; è connesso alle relazioni personali.

L’elemento associato al chakra del cuore è l’aria ed infatti governa i processi che sono correlate con questo elemento come la respirazione ed i polmoni.

E’ anche responsabile della salute del cuore.

Il chakra è correlato al ritmo del battito del cuore, e qui si può ascoltare anche il ritmo dell’universo.

 

Anahata, perciò, presiede le funzioni del cuore, del sistema circolatorio del sangue e dell’apparato respiratorio.

Il simbolo di anahata è un fiore di loto con 12 petali all’interno del quale ci sono 2 triangoli che si intersecano e formano una stella a 6 punte.

Il triangolo verso l’alto rappresenta la materia che si eleva mentre quello verso il basso sta a significare invece la discesa dello spirito. Le sei punte di questa stella simboleggiano anche tutti gli altri chakra al centro dei quali si trova quello del cuore.

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